Norme NTC 2018 e pavimenti industriali.
Facciamo chiarezza
In questo sito facciamo spesso accenno alle Norme Tecniche sulle costruzioni ( DM NTC 2018), e all’importanza che hanno avuto nel normare le pavimentazioni industriali. Tuttavia, se si prova a cercare qualche riferimento nel testo ufficiale – quello edito nella Gazzetta Ufficiale – si scopre, a malincuore, che non si parla mai di pavimentazioni industriali; nemmeno nella sezione 4.1 che si occupa nello specifico di strutture in C.A.. Viene allora da chiedersi se non sia una vera e propria fake news.
Ovviamente non è cosi. Ma per fare chiarezza bisogna riferirsi anche ad un testo accessorio, ossia la circolare attuativa denominata CIRCOLARE 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP.. “Istruzioni per l’applicazione dell’«Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» DM 17 Gennaio 2018, uscita in Gazzetta Ufficiale il 2 Febbraio 2019.
Per chi non fosse esperto di leggi, le circolari esplicative presenti in gazzetta hanno valore giuridico a tutti gli effetti, seppur considerate di livello inferiore rispetto alle Leggi Ordinarie ed ai Decreti. Questo non significa che abbiano minor valore legale, ma semplicemente che in caso di conflitto normativo, fa sempre fede la norma di livello più alto. Nella fattispecie, il “Quid” di questa circolare viene esplicitato nelle sue primissime righe: .
Nel seguito del presente documento sono riportate specifiche istruzioni per la corretta applicazione delle norme, al fine di facilitarne l’utilizzo da parte dei soggetti interessati a qualunque titolo (tecnici progettisti, direttori dei lavori e/o collaudatori, imprese, produttori, enti di controllo, ecc.), nonché, ove considerato utile a tale scopo, le principali innovazioni delle NTC medesime,
Si ripercorrono, quindi, i paragrafi delle NTC che si è ritenuto di dover in qualche modo integrare seguendo, per maggior chia- rezza espositiva e di lettura, la medesima numerazione delle NTC, ma con l’aggiunta della lettera C (Circolare). Qualora un pa- ragrafo non sia presente nelle NTC, la numerazione loro attribuita prosegue quella utilizzata nel testo delle NTC, ma sempre con l’aggiunta della lettera C.
Le Pavimentazioni industriali
I pavimenti industriali sono qui citati nel paragrafo del punto 4.1 sulle strutture in calcestruzzo.
“Per quanto riguarda le pavimentazioni in calcestruzzo può farsi utile riferimento alle CNR-DT 211/2014 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Pavimentazioni di Calcestruzzo”
Dove per utile riferimento si indica un riferimento di tipo normativo, prima ancora che tecnico. Cosa significa? Che tra i documenti integrativi della norma figura il lavoro del CNR, come previsto anche dalla sezione 12 della stessa circolare, in cui, tra le altre cose, si precisa quale sia il rapporto tra la Norma ed i regolamenti.
Per quanto non diversamente specificato nella presente norma, si intendono coerenti con i principi alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti:
- – Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali;
- – Norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati su Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea;
- – Norme per prove su materiali e prodotti pubblicate da UNI.Inoltre, a integrazione delle presenti norme e per quanto con esse non in contrasto, possono essere utilizzati i documenti di segui- to indicati che costituiscono riferimenti di comprovata validità:
- – Istruzioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
- – Linee Guida del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
- – Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale e successive modificazioni del Ministe- ro per i Beni e le Attività Culturali, previo parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul documento stesso;
- – Istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.).
In ultima analisi
In pratica il documento tecnico del CNR-DT 211/2014 assume il valore di norma tecnica a tutti gli effetti, sia come strumento per la progettazione, sia come riferimento giuridico in caso di contestazioni. Molto più di semplici linee guida, ma una vera e propria carta dei diritti e dei doveri.
Il documento infatti esplora la materia in modo chiaro e preciso, definendo non solo le procedure da adottare, ma anche i parametri di accettazione dei lavori. In pratica si toglie la discrezionalità del singolo, che fino a ieri poteva considerare un manufatto inagibile o non accettarne il collaudo solo in base ad opinabili valutazioni estetiche.
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