Gli strati di usura in cemento utilizzano lo stesso legante della matrice in calcestruzzo è per questo sono più compatibili di altri sistemi. Possono essere gettati fresco su fresco, senza aspettare che il massetto si asciughi ed anche in condizioni di umidità. Se vengono realizzati nei medesimi tempi di lavorazione tra getto della piastra di calcestruzzo ( applicazione Fresco su fresco) diventano strutturalmente solidali e non si distaccano nemmeno se sottoposti a prova di strappo. Possono quindi rappresentare la soluzione ideale per ogni esigenza industriale dalla più semplice alla più complessa.
Gli strati di usura in cemento sono realizzabili in spessori che variano da 2 mm fino a 50 mm. Conosciamoli meglio.
Possono quindi rappresentare la soluzione ideale per ogni esigenza industriale dalla più semplice alla più complessa. Questo sistema di indurimento delle piastre di calcestruzzo è in utilizzo dagli anni trenta periodo in cui è stata creata la definizione del termine “hartbetonstoffe”. In questa classificazione che comprende inerti con durezze ben definite nelle tabelle Mohs ed impiego di altre scorie speciali metalliche e di alti forni si identifica la norma DIN 1100 che ne classifica i parametri di controllo. Classifica le caratteristiche di resistenza all’usura, compressione e flessione su cubetti appositamente predisposti.
Le miscele che non sono conformi alla normativa non possono definirsi idonee alla creazione di strati di usura per usi industriali.
Stabilito che ormai gli strati di usura in cemento sono stabilmente considerati in tutto il mondo industriale come sistemi ipercollaudati all’uso, vediamo ora quali sono i metodi costruttivi, le loro differenze ed i loro vantaggi rispetto ad altre soluzioni.
I metodi costruttivi degli strati di usura in cemento “fresco su fresco” si possono dividere in due sistemi applicativi.
1) SPOLVERO
L’applicazione di una miscela anidra composta da cemento, inerti ed adittivi secondo la formulazione dei vari produttori che viene spolverata a semina in varie fasi recuperando l’acqua di composizione del calcestruzzo oppure immergendo a saturazione nel calcestruzzo in un unico strato la miscela compatta attraverso una tramoggia spandi spolvero. E’ talmente comune che spesso viene considerato quasi un’elemento imprescindibile di un pavimento industriale, ma, ovviamente, non è cosi.
Lo spolvero è solo un metodo di finitura teso a realizzare uno strato d’usura che, purtroppo, non consente di definire uno specifico spessore. Lo strato di usura che si verrà a creare sarà più o meno spesso in funzione dell’assorbimento nell’acqua del calcestruzzo della granulometria e tipologia degli inerti. La penetrazione degli inerti è dovuta infatti al loro diametro e alla loro densità: inerti più pesanti tenderanno a disporsi più in profondità. In genere lo spessore può variare tra i 1 e i 4 mm. Molto difficilmente si possono raggiungere spessori superiori.
Inoltre la disposizione degli aggregati, se non si utilizzano metodi di spargimento meccanico, tende ad essere disuniforme e randomica.
2) PASTINA
L’applicazione di una maltina composta da cemento, inerti, additivi ed acqua secondo la formulazione dei vari produttori che viene posata con appositi calibri, che ne definiscono lo spessore voluto, con una staggia sull’estradosso del calcestruzzo fresco il più possibilmente privo di acqua di composizione. Mediamente lo spessore varia tra i 7 e 50 mm. in diverse tipologie.
Gli aggregati vengono selezionati per forma e tipologia in modo concettualmente non dissimile allo studio della composizione di un calcestruzzo, per massimizzare le prestazioni.
Considerazioni
Risulta evidente che la differenza dei due sistemi di posa in opera, nonchè la diversa formulazione dei preparati si differenzia molto ai fini della resistenza finale dello strato di usura. Si tratta di due metodi molto differenti accumunati unicamente dalle stesso elemento legante e cioè il cemento. Con il primo sistema si prevedono strati di usura per usi non intensivi, con il secondo strati di usura per usi molto intensivi.
La durabilità di una pavimentazione con strato di usura da 2 a 5 mm è molto diversa da una pavimentazione con strato di usura da 7 a 50 mm. La differenza la paga il committente quando sarà costretto a continui interventi di ripristino non definitivi.
Facciamo questa premessa perchè negli ultimi anni il mercato delle pavimentazioni in cemento si è molto orientata sul sistema a spolvero per ragioni economiche, di speditezza del lavoro e per utilità delle varie imprese di posa in opera. Questo ha distorto il mercato delle pavimentazioni in cemento che attualmente non trova nel solo sistema a spolvero la piena soddisfazione degli utilizzatori. L’abbandono per la perdita di interesse nelle validissime soluzioni che la pavimentazione a pastina o maltina offrono hanno aperto un problema tutto italiano.
Una pavimentazione con strato di usura ad alto spessore garantisce una durabilità senza manutenzione anche per sollecitazioni molto elevate. Detto questo, è pur vero che è possibile realizzare detti strati d’usura in altro modo, per esempio utilizzando le resine, che però sono materiali meno duttili e certamente più costosi.
E su pavimenti Già Realizzati?
Fin adesso abbiamo parlato degli strati di usura in cemento per pavimentazioni costruite ex novò con il sistema fresco su fresco. Ora affrontiamo il problema della costruzione di strati di usura in cemento su piaste in calcestruzzo vecchie con il sistema fresco su asciutto.
Normalmente quando si deve intervenire su pavimenti già esistenti si pensa subito ai sistemi resinilici, come vernici epossidiche, poliuretaniche, o sistemi epossicementizi e/opoliuretani cemento. Bisogna notare che proprio questi ultimi due sistemi utilizzano come legante una mistura resinilica/Cementizia. Veniamo subito al dunque: E’ possibile realizzare una malta cementizia anche in questi casi? La risposta è si.
Molte volte le comunicazioni di marketing inducono ed orientano a spese maggiori di quanto in realtà sarebbe veramente necessario. Qui stà la competenza di una azienda ben introdotta nel settore, capace di rappresentare tutti i sistemi di strati di usura, nel saper proporre al committente la giusta spesa e la durabilità essenziale.
Le pavimentazioni in cemento con strati di usura a pastina o maltina possono essere realizzate in spessori da 2 a 100 mm in aderenza alla piastra in calcestruzzo preesistente.
Da 2 a 50 mm. applicando direttamente lo strato di usura sulla piastra di calcestruzzo previa preparazione meccanica e da 50 a 100 mm. utilizzando uno specifico massetto compensatore di spessore.
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